Abbigliamento militare, secolo XIII
 
Si cercherà con questo articolo di dare un'idea sull'abbigliamento militare "tipico" utilizzato nel XIII secolo in Italia (età comunale).
I tessuti comunemente utilizzati per le realizzazioni dell'epoca erano lana e canapa seguiti da lino (più costoso) e cotone (di origine araba, ancora poco diffuso in Italia) e vari tessuti misti, la seta (toscana e veneziana oltre a quella importata) era dedicata ad un mercato ricco visti i prezzi molto alti.
  • Calzature: erano generalmente costituite da un paio di scarpe basse in pelle, senza tacco, strette con lacci o cinghie, con la suola in cuoio (veniva applicata a volte un'ulteriore strato in crosta per aumentarne lo spessore e prevenirne l'usura assai rapida).
  • Calza-brache: le brache (una specie di pantaloncino lungo fino al ginocchio) erano generalmente di lino molto abbondanti sulle gambe e legate attorno alla vita con una corda o fettuccia che serviva da cintura. Alle brache venivano fissati i lacci delle calze (calza-brache) che in questo periodo sono solitamente di lana costituite da due pezzi separati che arrivavano fino alla coscia (nelle raffigurazioni dell’epoca piuttosto aderenti).
  • Camicia: utilizzata direttamente a contatto con la pelle, di lino, canapa o tessuto misto, con maniche lunghe piuttosto aderenti, poteva essere lunga fino al ginocchio.
  • Giaco: la prima corazzatura per il busto (e le braccia) era una giubba imbottita (giaco, zuppa armandi o gambeson). Veniva realizzata con i più disparati materiali, fibre vegetali a crine di cavallo o decine di strati di stoffa sovrapposti e cuciti, poteva essere senza maniche, lunga fino al ginocchio o più corta. Estremamente efficace per assorbire l’impatto di un’arma.
  • Cotta di maglia: una "tunica" in maglia di ferro composta da migliaia di anelli di ferro intrecciati, poteva essere senza maniche e lunga fino al ginocchio, a volte comprendeva protezioni per le gambe (fissate sopra le calza-brache) e per le mani (guanti fissati direttamente alle maniche)
  • Corpetto di cuoio: altra protezione per il torso, poteva essere in un pezzo unico di cuoio o composto di tante placche di cuoio legate assieme (a volte "bollito" cioè indurito tramite riscaldamento e asciugatura).
  • Guanti: le mani erano protette da guanti in cuoio o da manopole in pelle (senza dita nominate anche muffole) a volte ricoperte dagli anelli di maglia metallica.
  • Cuffia d'arme : è una cuffia imbottita solitamente in lino (con lo stesso principio del giaco) da portare sotto la protezione per la testa (elmo o camaglio)
  • Camaglio: cappuccio in maglia di ferro posizionato sopra la cuffia d'arme che lasciava scoperto il volto, poteva venire utilizzato sotto un elmo o direttamente senza ulteriori protezioni.
  • Elmo: interamente chiuso, con nasale (alla normanna) o con visiera (cappello di ferro) presentavano un’intelaiatura interna in cuoio che manteneva uno spazio tra il metallo e la testa protetta da cuffia e camaglio.
  • Schinieri e bracciali: protezioni per gambe e braccia solitamente in cuoio bollito fissati con lacci e cinghie, più raramente (per questo periodo) potevano essere in ferro.
  • Sopraveste o tunica: solitamente in tessuto di lino molto larga e senza colletto, poteva anche presentare delle maniche e riportare gli stemmi araldici del casato di appartenenza o i colori dell’esercito.
Completavano l'abbigliamento militare cinture in cuoio e pelle, borse a tracolla o fissate in vita (stoffa e cuoio) e mantelli con e senza cappuccio.